giovedì 22 maggio 2008

Profumo di Napoli

Nella puntata di Report sull'emergenza rifiuti intitolata "Terra bruciata", si vede tra l'altro come l'unico "vigile" di un paesino della Campania, che nottetempo aveva filmato e poi denunciato i camionisti che scaricavano e bruciavano i rifiuti, sia stato trasferito dal sindaco a fare il custode al Teatro di Pulcinella, perché "troppo zelante".

Di Pietro, dopo aver visto l'inchiesta, chiede un passo indietro da Bassolino (oddio no, potrebbe inciampare sul cumulo di spazzatura che ha alle spalle !).

In effetti, come custode al Teatro di Pulcinella ci dovrebbe andare Bassolino, (che tra l'altro ha anche un non-so-ché nel modo di parlare e gesticolare che mi pare pure appropriato).

Ma questo è niente.

Un gruppo di imprenditori campani del settore "ecologia" aveva brillantemente risolto il problema: esportavano (vendendoli) i rifiuti in Cina, dove li riutilizzavano al 100% come materie prime per produrre beni di consumo (poi venduti in Europa e USA). Invece di dargli il Nobel per l'ecologia, li hanno arrestati tutti, e hanno sequestrato 2.600 tonnellate di rifiuti ributtandoli nel mucchio. Che errore madornale !

Oggi leggo che anziché parlare di termo-valorizzatori, Scajola annuncia il ritorno al nucleare entro 5 anni. Personalmente sono favorevole al nucleare, ma non in Italia: infatti mi chiedo come possa questo paese, che non sa neppure governare la monnezza, pensare di gestire il problema delle scorie radioattive ? Certo sarebbe un'altra cosa se nelle centrali al posto dell'uranio ci si potesse bruciare l'immondizia... ma da noi faremo all'inverso, manderemo le scorie in discarica !

Berlusconi, detto fatto. Il primo consiglio dei ministri si è svolto a Napoli come promesso (forse era il secondo, ma so' dettagli...). Qualche napoletano spiritoso aveva commentato "non serve, siamo già al completo...", ma ormai era stato deciso così.

Io dico che se questi governatori, sindaci, assessori, consiglieri fossero dirigenti d'azienda, sarebbero già stati licenziati da un pezzo.

Perché non passa il semplice concetto che i politici, in qualità di amministratori della cosa pubblica, debbano essere valutati e ricompensati (o silurati) in funzione di quanto sono bravi ?

Sorge qui l'insospettato sospetto che forse il federalismo non sia proprio da buttar via.

Già, perché se oggi nel paesello le cose non funzionano, di chi è la colpa ? Risposta ovvia: "piove, governo ladro!".

Ma se ogni amministratore locale fosse autonomo e "misurabile" nell'esercizio delle sue funzioni, ci sarebbe una responsabilità diretta ed inequivocabile.

Ma chi fa la "misura" ? I cittadini ? I giornali (magari "Il Giornale"), le tv ? (magari Mediaset).

E' chiaro che tutta la faccenda andrebbe regolamentata istituendo delle metriche di valutazione basate su "indicatori di performance" e su un organismo INDIPENDENTE DALLA POLITICA, deputato ad effettuare la misurazione.

A quel punto ne vedremmo delle belle ! L'Italia funzionerebbe come la Svizzera e gli italiani in poco tempo farebbero la raccolta differenziata al 100% di tutto quello che buttano via.

Per esempio, con riferimento alle ultime elezioni, i comunisti nel cassonetto rosso, i verdi in quello verde, i socialisti in quello giallo e "La Destra" in quello nero !

E che si fa della monnezza pregressa ? Ma è facilissimo.

Sempre con riferimento a Report (sono un po' fissato, scusate) dello scorso 11 Maggio 2008, avrete visto il servizio sugli "aromi", e quelle industrie che ne fabbricano in boccette con migliaia di essenze diverse.

E allora, i napoletani sono pieni di inventiva... Già era apparsa l'aria di Napoli in lattina, mo' facciamo l'aroma di Napoli in boccetta e lo esportiamo in tutto il mondo e ci facciamo soldi a palate !

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